sabato 8 novembre 2008




Seguo Massimo Bubola dall'uscita di Doppio Lungo Addio (cd del 1994) , da quel disco fino ad oggi resta uno tra i miei musicisti favoriti e negli anni sono andato a scoprire la produzione precedente (Marabel , Tre Rose , l'omonimo , Vita morte e miracoli) .

Sono davvero felice di aver avuto la disponibilità di Massimo nel rispondere alle mie domande che toccano non solo l'ultimo suo lavoro ma un pò tutta la sua carriera di un artista che ha segnato la musica italiana sia come coautore di Fabrizio De Andrè , in proprio con le uscite discografiche , come produttore e autore di alcune canzoni rese famose da interpreti quali Fiorella Mannoia ed altri ancora (Il cielo d'Irlanda , Camicie rosse ecc. ecc.ra) .


1)Cosa ti ha spinto a un ritorno ad un sound più immediato e orecchiabile , oltre alla ballata come strumento principale , per questo tuo ultimo lavoro ' Ballate di terra & d'acqua ' ?


Ho iniziato la mia carriera facendo album di rock elettrico che poi ho alternato con disco di rock più acustico, come dice Gianbattista Vico, nella storia ci sono corsi e ricorsi. La scelta delle sonorità è legata alla tematica che si sceglie di affrontare.


2)Io personalmente ti seguo dall'uscita di Doppio Lungo Addio, cosa è cambiato nella tua carriera dopo la pubblicazione di quel disco?personalmente considero tra i migliori esempi di cantautorato rock in Italia


La mia carriera dopo quell’album ha avuto più continuità. Prima ho avuto problemi contrattuali e sono rimasto anche fermo per cinque anni dall ’84 all’89.


3)In Italia tu rappresenti un caso rarissimo di autoproduzione (per un artista comunque che incide da oltre 30 anni), come mai hai deciso di fondare la Eccher Music?


Il motivo è spiegato in parte nella risposta precedente, ma soprattutto era difficile per me trovare degli interlocutori che condividessero il mio percorso e la mia visione delle cose. C’era una buona indifferenza reciproca.


4)Negli anni ho ammirato il tuo lavoro di produttore sia con i Gang (Storie d'Italia, tra i dischi più belli in Italia negli anni 90) e con gli Estra, cosa ti porti dietro di queste due esperienze?


Ho smesso di produrre album altrui perché mi costava molta fatica fisica, creativa e soprattutto psicologica.Credo di essere stato uno dei pochi produttori che interveniva su tutto il fronte produttivo, dando una mano a sistemare i testi e a volte a scriverli del tutto, quando lo ritenevamo necessario. Lavoravo sulle musiche e sugli arrangiamenti cercando di chiarire le basi ideologiche di un disco. Suonavo chitarre e costruivo i suoni sugli amplificatori in studio e poi missavo e in certi casi ho anche registrato direttamente. Inoltre seguivo la copertina e davo idee anche lì. Ora invecchiando ho meno energie e sono meno paziente e poi raramente gli artisti praticano la virtù della gratitudine e della riconoscenza, soprattutto a disco pubblicato, dove fanno fatica a dichiarare i meriti altrui e tendono ad appropriarsi in toto delle benemerenze del lavoro svolto, questo quando va bene, a volte capita anche di essere incolpati per qualcosa che si era condiviso.


5)Tornando all'ultimo disco, uno dei brani che più mi ha colpito è Uruguay, ti va di parlarcene?


Ho letto molto su Garibaldi fin da ragazzo era una passione che mi aveva regalato mio nonno. Poi ho studiato storia ed ho approfondito quella fase della storia italiana. Una quindicina di anni fa avevo scritto la ballata “Camicie rosse” che parlava della spedizione dei Mille. Questa ballata invece parla del periodo sudamericano di Garibaldi che è precedente all’avventura italiana. Scappato dal Rio Grande do Sul, lo stato brasiliano che aveva cercato di rendere indipendente, il nostro eroe, combatte contro l’Argentina per rendere libero l’Uruguay e ci riesce. Le ballate narrative sono la prima forma di narrazione e di letteratura, quando la scrittura non era ancora praticata. Possiamo pensare ad Omero come ad un grande raccoglitore di ballate su eroi e fatti che lo avevano preceduto e che cantava essendo un aedo, cioè un cantore, nelle corti greche.


6)Un altro brano significativo è Dolce Erica, che ha uno spessore e un passo musicale ottimo, cosa sta dietro a questo brano?


Questo brano ha una struttura antica e affronta il tema delle gelosia amorosa portata al suo estremo. Narra della reazione tragica alla perdita di un amore, storia quindi che ha grandi e conosciuti precedenti, dalla tragedia greca fino all’Otello di Shakespeare. Le blak-ballad o blood-ballad sono sempre state quelle che più colpiscono l’emotività collettiva (e questo i drammaturghi greci lo sapevano bene), come nell’attualità è la cronaca nera quella che occupa lo spazio più consistente nella cronaca televisiva. Questo genere di canzone, molto presente nelle ballate folk del nord, l’ho visitato più volte fin dai miei primi dischi .


7)Una chitarra per due canzoni , mi ricorda per similitudini metaforiche Titti , il brano scritto con Faber . Che hai da dire in proposito ?


Il doppio è una questione che mi ha sempre affascinato. Il dualismo armonico e quello ostile. Una chitarra per due canzoni affronta più il tema della scelta ideologica che quella amorosa come è nella canzone “Titti”. Inizia leggera e finisce con Cristo sulla croce ed un solo paradiso per due ladroni. Pone questioni che ci attraversano dall’infanzia alla vecchiaia, la scelta tra il sacrificio ed il tradimento, tra la fedeltà e l’opportunità, tra l’oggi e l’eternità. Nei titoli dei miei album uso spesso l’ossimoro , che è la opposizione antitetica dei termini. “Amore e guerra”, “Diavoli e farfalle”, “Segreti trasparenti” “Ballate di terra ed acqua”. La contrapposizione del titolo e la distanza dei simboli crea lo spazio dove si svolge l’azione, cioè con un termine teatrale la Scena.


8) Cosa hai pensato nel sentire Morandi cantare una Storia Sbagliata e Jovanotti Rimini (quest'ultimo poi ha dato una spiegazione alquanto 'originale' del brano) e nessuno citarti come coautore ?


Sono persone perfettamente al corrente della mia collaborazione con De Andrè, evidentemente non gli serve citare il mio nome . E’ un esempio della mancanza di stile e correttezza da parte di persone che si riempiono la bocca con tutte le icone dei difensori dei deboli come Madre Teresa, Che Guevara o Ghandi e poi praticano l’ubi major, minor cessat, dove il major ed il minor riguardano specialmente la fama degli interessati, non rispettando i diritti più fragili, più puri ed elementari che sono il diritto d’autore, che è soprattutto diritto morale cioè di paternità e di attribuzione, prima che essere un diritto economico. E parliamo di persone che fanno anche gli autori . In questo ameno gruppetto ci metterei anche Massimo Ranieri per Don Raffaè, più volte eseguita e mai citato il sottoscritto, il benedicente ed ecumenico Fabio Fazio, anche lui grande atleta dell’ubi major, e naturalmente anche lui, nonostante il deandreismo praticato, non si è degnato neanche di nominarmi nel presentare il mio brano “Rimini” e non ha piegato ciglio di fronte alla spiegazione sgangherata e priva di senso di Jovanotti che dimostrava solo di aver capito esattamente il contrario, senza neanche peritarsi di chiedere qualche chiarimento all’unico auotore vivente della canzone. E questi ultimi due sarebbero i testimonial della sinistra corretta e progressista italiana.


9) Sei ancora in contatto con Cristiano De Andrè ? Per lui hai scritto la stupenda Invincibili e Canzoni con il naso lungo (oltre ad altri brani ...) , io personalmente lo considero molto più vicino artisticamente a te che al padre .


Cristiano non lo sento da un po’.


10) In questo momento con chi ti piacerebbe collaborare in un progetto musicale?


Vorrei musicare delle favole per bambini per Gallucci Editore. Poi scrivere qualcosa con Marc Lanegan .


11) Hai nuovi artisti che stai producendo in questo periodo ?


No


12) I cinque dischi che porteresti su un'isola deserta ?


Risposta impossibile. Comunque molto Mozart soprattutto le opere: “Le nozze di Figaro” “ Così fan tutte”, “ Il flauto magico”musica da camere veneta Vivaldi, Benedetto Marcello, Albinoni, poi Chopin, Brahms, Dylan, Cohen, gli Stones etc.....
Massimo Bubola


Maurizio Bianchimano


il sito di Massimo www.massimobubola.it

Recensione del cd de La Rosa Tatuata '' Caino ''

La Rosa Tatuata nel 2006 ha sfornato questo grande album rock , lavoro autoprodotto e questo è un gran peccato, visto che nessuna major ha messo sotto contratto la band capitanata da Giorgio Ravera, cantante e chitarrista della band .Già dal brano iniziale ‘Lascia Che Sia La Notte’ si capisce che ci troviamo davanti ad un prodotto discografico davvero valido e di sostanza .Si prosegue con la chitarristica ‘Tra Occhi e Cuore’ che ha echi di musica americana (leggasi Tom Petty) . La terza song ‘Signore Dei Falliti’ è quella che preferisco , acustica e caratterizzata da una grande batteria oltre al cantato indovinato, mentre la quarta traccia ‘Passa o Diao’, è cantata in genovese ma regala atmosfere d'oltreoceano; ‘Pasqua '44’ è uno splendido bozzetto acustico che dimostra che anche senza spina (unplugged) La Rosa Tatuata è un grande gruppo .Si prosegue con ‘Cambiamenti’ che inizia con un arpeggio di chitarra elettrica che ti prende subito e mi fa pensare di essere in California e non nel mio ufficio in Calabria .La settima canzone ‘Si Fa Quel Che Si Può’ ha un incipit iniziale quasi alla Springsteen , un cantato attendista ma già al secondo ascolto ti prende e capisci che ti trovi davanti a musica davvero ben confezionata e suonata col cuore .‘Nelle Maniche Di Un Baro’ inizia con una languida chitarra slide che ha echi di musica seventies , si prosegue con la ritmata ‘Triora’ che ha un riff di chitarra superbo, come nella penultima traccia ‘Sotto Il Segno Di Caino’ dal passo rock fino al midollo con chitarre incrociate stupendamente con echi di Stones (con una bella armonica a colorare di blues l'atmosfera) .Il Cd si chiude con l'oasi acustica di ‘Vento Di Sale’ riuscita ballata che chiude alla grande un album di Rock (non rock italiano) che se fosse cantato da un qualsiasi gruppo americano grideremmo al capolavoro, purtroppo siamo in Italia e la band genovese è indipendente e non molto conosciuta .Per il sottoscritto La Rosa Tatuata rappresenta il miglior esempio di roots rock in Italia e ha in repertorio canzoni dalle liriche riuscitissime che mostrano una sensibilità degna del miglior cantautorato nostrano. Disco consigliatissimo ed imperdibile !!!!!

VOTO : 8,5/10


Maurizio Bianchimano
sito web del gruppo genovese www.larosatatuata.com

Max Parodi , scomparso a soli 38 anni , perdiamo un grande Amico e Rocker

Ci lascia un Amico e un grande rocker 'Max Parodi , 38enne ha avuto un malore sotto la doccia: sembra dunque che si tratti di arresto cardiaco. Era nato a Genova il 1 Luglio 1970 e stava lavorando ad un cd sulla figura dell'attore Gian Maria Volontè, considerato dal cantautore una fonte d'ispirazione.

'' Max , le parole a volte non bastano , il dolore è tanto . Sono vicino alla tua famiglia e mi unisco col cuore al vuoto che la tua scomparsa ha lasciato . Io aspettavo con trepidazione che uscisse il cd che Giorgio ti stava producendo . Ti immagino con la tua chitarra acustica che suoni una ballata tra gli angeli ......... Max sleeps with angels ''


Maurizio Bianchimano

Commento sullo space di Max


Biografia


Max Parodi è attivo nel mondo del rock genovese da quasi vent'anni. Nel '89 forma la sua prima band, Analisi, nella quale canta e suona il flauto traverso e con la quale muove i primi passi nell'underground della città. Arriva il 1992, anno in cui fonda la band Little Bridge Street Band. Un anno dopo la Little Bridge Street Band cambia nome in La Rosa Tatuata. Nel dicembre del '95 L.R.T. autoproduce un mini-CD (4 brani) dal titolo "Prigionieri Del Rock n'Roll'' e continua ad esibirsi dal vivo in tutta Italia collaborando con artisti come Paolo Bonfanti, Massimo Bubola e Yo Yo Mundi. Nel 1998 Max Parodi e La Rosa Tatuata pubblicano il primo vero CD del gruppo dal titolo "Al Centro Del Temporale". Durante gli anni di attività musicale, partecipano come gruppo di apertura ai concerti di Willy De Ville, Dan Stuart (Green on Red) Graham Parker e Modena City Ramblers, e prendono parte a manifestazioni di respiro nazionale come Adidas Streetball e Aia Da Respia (il primo tributo a Fabrizio De André). Nell'estate 2001 esce Bandiera genovese che vanta la collaborazione di Blindosbarra, Gang, Yo Yo Mundi e naturalmente di Paolo Bonfanti. Nel 2005 Max Parodi dà vita insieme a quattro vecchie conoscenze dell'underground genovese (Massimo Berri, Paolo Donnini, Germano Jori e Andrea Chellini) alla band Max Parodi & i Cani Colpevoli alla quale si integrano Sara Bruzzo e Paolo Terzitta. Questa formazione lo ha supportato fino alla fine del 2007. Attualmente in studio con Giorgio Ravera all'Old Mill Studio per completare la registrazione del prossimo cd che avrà come titolo "Gian Maria Volontè" in omaggio al grande attore principale ispiratore degli ultimi lavori di Max e del suo co.autore Paolo Terzitta ( Silvia Martini ) (presa dallo space di Parodi)


Personalmente ho conosciuto Max su Myspace , ho trovato un ragazzo disponibile e sensibile . Ci siamo messaggiati diverse volte e condividevamo parecchi gusti musicali (praticamente identici !!!!) , gli auguri fattimi per la nascita di mia figlia li conservo nel mio giardino segreto .Lo ringrazio per le belle parole fatte sul sito


'' Complimenti vivissimi per il tuo sito .L'ho visitato con attenzione e non solo ho scoperto di avere con te affinità musicali che non credevo possibili ma anche che scrivi da Dio.Si, dopo 4 anni di silenzio dopo aver lasciato La Rosa Tatuata, mi sono rimesso a lavorare col mio co-autore Paolo Terzitta e col mio "erede" (parlando di Rosa Tatuata)non chè amico fraterno Giorgio Ravera. Con Giorgio abbiamo un feeling maturato in quasi 12 anni di band, quindi il lavoro (tempo permettendo) sta scorrendo fluido. Spero di farti sentire qualcosa presto e ancora di più spero di ottenere da te una buona recensione a lavoro finito...Grazie per il supporto che dai alla "barricata genovese"!Un abbraccio, continua così. ''


Queste parole dimostrano il suo grande cuore e la gentilezza , Max porterò sempre con me un pezzo di te e della tua musica

MB


lo space di Max Parodi http://www.myspace.com/maxparodi


Ps


è una di quelle notizie che non avremmo mai voluto scrivere (o meglio un evento che non sarebbe dovuto accadere) , non ci sono perchè davanti alla scomparsa di un ragazzo e di sicuro ti colpisce da dentro , ti lascia sgomento e ti fa capire che la vita è preziosa e va vissuta come la cosa più bella che abbiamo a disposizione .